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Il nostro impegno per la tutela delle mangrovie

Alisei Ong ha realizzato il Piano per la gestione partecipativa dei due siti di mangrovie, Praia das Conchas e Malanza, nell’isola di Sao Tomé.
Il piano ha proposto un approccio ecosistemico integrato per la conservazione e la gestione del Parco Naturale di OBÔ, che tutela la seconda foresta africana più importante in termini di ricchezza della biodiversità.
Il piano ha permesso di:
– mappare gli ecosistemi delle due aree di studio;
– analizzare l’ambiente delle mangrovie;
– studiare la biodiversità delle mangrovie sia nella parte terrestre (uccelli e piante) che nella parte acquatica (fitoplancton e pesci);
– analizzare socio-economicamente le comunità che vivono in prossimità delle aree ricoperte dalle mangrovie;
– identificare i servizi esistenti per la tutela di questi ecosistemi;
– individuare i fattori di potenziale rischio;
– fornire le raccomandazioni per l’elaborazione di un piano di gestione e protezione di queste aree.
Il programma é frutto del partenariato con Ce3C – Centro de Ecologia, Evolução e Alterações Ambientais della Facoltà di Scienze dell’Università di Lisbona, e con MARE‐ Centro de Ciências do Mar e do Ambiente ed é stato riconosciuto come buona pratica dal Parco di Obo e incluso nel nuovo piano nazionale di gestione del parco 2015-2020.

19 Agosto ‪- ‎World Humanitarian Aid‬

Nella giornata internazionale dell’aiuto umanitario il nostro primo pensiero va alle centinaia di volontari e cooperanti che hanno dato la loro vita per portare aiuto ai più vulnerabili e ai più bisognosi.
E’ importante ricordare i quattro principi dell’aiuto umanitario che sono emersi dopo la tragedia della II guerra mondiale:
1) Umanità: bisogna garantire la possibilità di portare aiuto a tutti coloro che sono in stato di bisogno chiunque essi siano. “Umanità” é un’idea semplice e fondamentale…”dobbiamo dare una risposta alle sofferenze umane ovunque esse siano”. “Lo scopo dell’aiuto umanitario é proteggere la vita e la salute e garantire il rispetto della persona”.
2) Imparzialità: coloro che hanno bisogno di aiuto hanno il diritto di riceverlo senza distinzioni di razza, religione, genere, nazionalità, classe o opinione politica. L’aiuto umanitario non discrimina.
3) Neutralità: coloro che lavorano per l’aiuto umanitario non prendono parte. Questo protegge loro stessi e le persone che ricevono l’aiuto soprattutto nelle zone di conflitto.
4) Indipendenza: l’aiuto umanitario non è soggetto ad alcuna influenza rispetto a interessi.

Alisei Ong Onlus da 30 anni é impegnata in progetti di aiuto umanitario nelle realtà più difficili e a rischio del mondo. Un pensiero e un grazie particolare a tutti i nostri amici e collaboratori che con tanta passione tutti i giorni portano avanti grandi sfide con sacrificio e impegno!

Per saperne di più guarda i seguenti link1 (accesso ai diritti – Congo e Angola) link2 (Tsunami) link3 (Afghanistan) link4 (Pakistan)

 

Buon Ferragosto!

Buon FERRAGOSTO !
La festa di ferragosto è stata istituita nel 18 a.C. da Augusto per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli.
Un augurio di buon riposo a tutti, con un pensiero particolare per le migliaia di agricoltori e agricoltrici insieme a cui stiamo realizzando importanti progetti agricoli per la sicurezza e la sovranità alimentare in Africa, che richiedono tanto impegno e tanta passione.

 

Ciad, completate tre banche cerealicole per la conservazione dele derrate alimentari

Nell’ambito del progetto “Assurer la disponibilité alimentaire de qualité aux populations vulnérables à travers l’amélioration de la production maraichère et la promotion d’un petit élevage familial géré par les femmes dans la Région du Guera”, cofinanziato dalla Commissione Europea – EuropeAid, insieme al partner SahelEcodev, abbiamo costruito tre banche cerealicole nei cantoni di Dangueléat, Djonkore et Kenga.
Si tratta di un contributo importante per il rafforzamento della sicurezza alimentare della Regione subsaheliana del Guera, – caratterizzata da difficili condizioni climatiche e da gravi casi di malnutrizione – per il fatto che sarà possibile garantire lo stoccaggio e una più stabile disponibilità di derrate alimentari a prezzi accessibili agli abitanti della regione. Dei Comitati di Gestione (CoGes), costituiti e formati dal progetto, prenderanno in carico le infrastrutture per assicurare la loro sostenibilità nel tempo.
Per saperne di più: www.aliseiforchad.org 

Per aiutare il progetto con una donazione visita il seguente link 

 

9/8 Giornata internazionale per i diritti dei popoli indigeni

Il 9 agosto 1982 è il giorno in cui si riunì per la prima volta il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite per la promozione e per la protezione dei diritti dei popoli indigeni.
Nel 2007 l’Assemblea dell’ONU ha adottato la Dichiarazione sui diritti dei popoli indigeni che ha solennemente riconosciuto la loro eguaglianza rispetto agli altri popoli e il diritto al rispetto e alla tutela della “diversità” della loro cultura, dopo secoli di ingiustizie sofferte per effetto della colonizzazione, dell’espropriazione delle terre e dello sfruttamento.
Oggi l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 e l’Accordo di Parigi sul clima attribuiscono un importante specifico ruolo ai popoli indigeni nel contribuire allo sviluppo sostenibile della Terra.
I popoli indigeni sono infatti custodi di una ricca diversità culturale che tramanda un retaggio di conoscenze uniche per la protezione della natura e della biodiversità, fondate su un approccio olistico che pone l’uomo in armoniosa interdipendenza con il proprio ambiente.
Quest’anno l’accento della campagna internazionale di sensibilizzazione sui diritti e sulla diversità culturale dei popoli indigeni, che nel mondo sono 370 milioni di persone, è rivolto al diritto all’accesso ad un’educazione di qualità che promuova la tutela della propria lingua e delle proprie tradizioni.
Da una parte gli Stati sono chiamati ad evitare qualsiasi discriminazione nell’accesso all’educazione, legata a differenze linguistiche e culturali, dall’altra a garantire il diritto per le comunità indigene di organizzare autonomamente un sistema educativo che preservi e valorizzi le proprie tradizioni e la propria cultura.
L’ UNESCO riconosce che il patrimonio di conoscenze dei popoli indigeni contiene molte risposte capaci di affrontare gli effetti del cambio climatico e promuove  la sua inclusione in una cooperazione scientifica internazionale finalizzata alla tutela della biodiversità e allo sviluppo sostenibile del nostro pianeta. Alisei Ong da sempre nei propri progetti (in Kenya, Ecuador, Guatemala, Gabon, Bolivia, Sao Tomé e Principe) valorizza, come principio ispiratore, le culture e le risorse locali, in particolare quelle indigene, rispettose dell’ambiente e che propongono modelli di sviluppo sostenibile, sviluppando ad es. un’agricoltura di piccola scala basata su pratiche compatibili con la conservazione della foresta.
Per saperne di più: LINK

Alisei for Ciad – il sito del progetto é online!

Abbiamo varato il sito internet del progetto “Assurer la disponibilité alimentaire de qualité aux populations vulnérables à travers l’amélioration de la production maraichère et la promotion d’un petit élevage familial géré par les femmes dans la Région du Guera” cofinanziato dalla Commissione Europea al seguente indirizzo  (www.aliseiforchad.org) .
Al terzo anno di implementazione delle attività nella Regione del Guera nel Subsahel ciadiano, insieme al partner Sahel Ecodev abbiamo realizzato 8 microdighe, 8 pozzi profondi e diversi pozzi di irrigazione che garantiscono la continuità dell’afflusso di acqua per l’irrigazione e per l’uso domestico. Abbiamo distribuito alle comunità di quattro Dipartimenti animali per allevamenti gestiti soprattutto da donne e costruito farmacie veterinarie per contribuire alle capacità di reddito e alla sicurezza alimentare delle popolazioni. Abbiamo avviato le prime campagne agricole in una zona molto difficile per le condizioni climatiche e del terreno e costruito le banche cerealicole per la raccolta del surplus produttivo. Abbiamo formato gli agricoltori e costituito comitati di gestione (COGES) per la presa in carico e la gestione autonoma delle infrastrutture realizzate dal progetto.
Col sito internet del progetto 
inizia il racconto di quanto é stato realizzato in questi anni e delle nuove fasi di intervento, dando innanzitutto voce all’impegno delle comunità locali protagoniste dello sviluppo sostenibile e inclusivo della propria regione.
Per sostenere il progetto con una donazione visita il seguente link 

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