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La formazione sulle buone pratiche di genere per i giornalisti

Nel quadro del Progetto Dilembá, finanziato dalla Commisione Europea_ EuropeAid e implementato da Alisei in collaborazione con la Camara Distrital di Lembá, durante il mese di agosto abbiamo realizzato le sessioni di formazione per i giornalisti della radio comunitaria Farol di Santa Catarina. Le formazioni hanno riguardato l’aggiornamento sulle buone pratiche di informazione e la parità di genere nel settore della comunicazione e del giornalismo.

BUON FERRAGOSTO!

Un augurio di buon riposo a tutti!
Con un pensiero particolare per i volontari, i sostenitori, i collaboratori e le migliaia di agricoltori e agricoltrici insieme a cui stiamo realizzando importanti progetti agricoli per la sicurezza e la sovranità alimentare in Africa, valorizzando i prodotti della loro terra e perseguendo uno sviluppo umano sostenibile e in armonia con la natura.

Allarmanti previsioni sulla crescita demografica mondiale

Secondo l’ultimo rapporto di UNDESA la popolazione mondiale ha raggiunto a metà 2017 i 7,6 miliardi, con una crescita di 1 miliardo di persone nei soli ultimi 12 anni!
Il 59,4% della popolazione mondiale vive in Asia (4,5 miliardi), il 17,1% in Africa (1,3 miliardi), il 9,8% in Europa (742 milioni), l’8,4% in America Latina (636 milioni), il 5,3% in Nordamerica (361 milioni) e in Oceania (41 milioni).
Cina (1,4 miliardi) e India (1,3 miliardi) rimangono le nazioni più popolose.
Il tasso di crescita attuale è stimato pari all’1,1%, circa 83 milioni di nascite all’anno, con la previsione di raggiungere 8,6 miliardi nel 2030, 9,8 miliardi nel 2050 e addirittura 11,2 miliardi entro il 2100.
Il continente dove si concentrerà maggiormente la crescita demografica dal 2017 al 2050 sarebbe l’#Africa con un aumento della popolazione di ben 1,2 miliardi, essendo l’Asia il secondo continente con “soli” 750 milioni nuovi abitanti.
La metà dell’incremento demografico è atteso in 9 paesi: India, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan, Etiopia, Tanzania, USA, Uganda e Indonesia.
Per quanto alcune agenzie di sviluppo evochino il miraggio di un cosiddetto “dividendo demografico” – il presunto beneficio economico legato alla disponibilità di forza lavoro giovane e alla crescita del ceto medio -, tuttavia una lettura d’insieme dei dati conferma l’insostenibilità di un simile ritmo di crescita. Infatti in un contesto globale in cui il tasso di fertilità è pur in diminuzione, i tassi più elevati, 4,3 nascite per donna tra il 2010 e il 2015, si registrano nei 47 paesi meno sviluppati (LDCs) dove è atteso un incremento demografico dal 1 miliardo attuale ai 1,9 miliardi entro il 2050.
Cifre così elevate mettono radicalmente in discussione la raggiungibilità degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) stabiliti dalle Nazioni Unite, come ad es. quello della “zero Hunger” (zero fame), che già oggi si deve confrontare con un miliardo di persone denutrite nel mondo. I flussi migratori che vedono Asia, Africa e America Latina contributori netti verso Europa, Stati Uniti e Oceania con flussi che tra il 2000 e il 2010 hanno raggiunto 3,1 milioni di migranti all’anno, sono destinati a diventare del tutto insostenibili, senza contare i flussi interregionali che negli ultimi decenni hanno registrato lo sfollamento di decine di milioni di persone a seguito di carestie e conflitti.
Gli attuali – inadeguati – sforzi della politica mondiale per ridurre gli effetti del cambio climatico e per rendere sostenibili – dal punto di vista ambientale, sociale ed umano – i modelli di sviluppo economico, caratterizzati da livelli di sfruttamento delle risorse naturali tali da definire la nostra era Antropocene…, dovranno al più presto fare i conti anche con la variabile demografica per essere minimamente realistici e per prevenire esiti catastrofici di uno “sviluppo” del tutto insostenibile.
Per saperne di più: ;  . .

UN SUOLO SANO SIGNIFICA CIBO SANO!

La sicurezza alimentare e la corretta nutrizione dipendono in gran parte dalla disponibilità di un suolo sano, non contaminato e ricco di nutrienti. Una terra fertile è la base per la vita, per il nostro sostentamento e per l’agricoltura, che a sua volta rappresenta l’elemento strategico più importante per la ricerca di rimedi e misure di mitigazione dei cambiamenti climatici e della povertà.
In Gabon il progetto “On Mange Local“, co-finanziato da European Commission – EuropeAid, ha contribuito in modo significativo alla diffusione di buone pratiche per una coltivazione sostenibile e per il consumo di alimenti freschi, sani e coltivati localmente.
Seguendo alcuni semplici accorgimenti è possibile ridurre l’utilizzo di prodotti fitosanitari che danneggiano la salute del consumatore e inquinano le falde acquifere e il terreno.

SOSTENIBILITA’ ALIMENTARE E AGRICOLA: I 5 PRINCIPI

Alimentazione e agricoltura possono diventare realmente sostenibili solo se il loro impatto sociale, economico e ambientale non compromette le risorse disponibili per le generazioni future.
Nella pubblicazione “Building a common vision for sustainable food and agriculture”, la FAO definisce i 5 principi cardine della transizione verso la sostenibilità alimentare e agricola:
1. Rendere più efficiente l’uso delle risorse: se in passato il concetto di efficienza si esprimeva in termini di incremento del raccolto (kg per ettaro coltivato), oggi esso dovrà includere altri aspetti, come quello di risparmio energetico e idrico.
2. Conservare, proteggere e potenziare le risorse naturali: poiché la produzione agricola dipende dalla disponibilità di risorse naturali, ridurre l’impatto dell’agricoltura su queste ultime contribuirà a renderla più sostenibile.
3. Proteggere e migliorare i mezzi di sostentamento delle popolazioni rurali, la giustizia e il benessere sociale: considerato l’elevato numero di lavoratori impiegati nel settore agricolo, garantire condizioni di lavoro adeguate e un ambiente sano e sicuro ridurrà notevolmente povertà e insicurezza alimentare nelle zone rurali.
4. Rafforzare la resilienza delle persone, delle comunità e degli ecosistemi: la diffusione di politiche, tecnologie e pratiche che rinforzino le capacità delle popolazioni e dell’ambiente naturale di far fronte alle conseguenze di eventi meteorologici estremi, volatilità dei mercati e conflitti sociali contribuirà alla stabilità del settore agricolo.
5. Istituire meccanismi di governance responsabili e efficaci: un contesto giuridico e istituzionale fondato su un giusto equilibrio tra iniziative pubbliche e private, principi di responsabilità, equità, trasparenza e lo stato di diritto, è alla base di una buona governance.
Frutto di un intenso lavoro di squadra tra professionisti provenienti da ambiti differenti (agricoltura, allevamento, silvicoltura, industria ittica, acquacoltura), il report presenta una visione condivisa della sostenibilità in campo agricolo e alimentare, che mette in evidenza le sinergie tra settori diversi ma accomunati dall’obiettivo di rendere l’agricoltura più produttiva e sostenibile. Lo scopo è quello di proporre ai decisori politici un approccio comune, coordinato e corrispondente alle esigenze e alle aspettative dei vari paesi, da cui partire per costruire le proprie politiche nazionali.

Leggi il report completo su questo link .

I corsi di informatica nella città di Neves

Nel quadro del Projeto Dilembá, co-finanziato da EuropeAid e gestito da Alisei Ong in collaborazione con la Camara Distrital de Lembá, il 14 giugno 2017 abbiamo iniziato il primo corso di informatica nel centro “Kitembú Digital”, aperto nella città di Neves per fornire corsi di aggiornamento e inserimento professionale ai giovani del distretto. Il corso ha una durata di 4 mesi e vi partecipano i funzionari della Camara Distrital e del Tribunale Regionale, una delegazione del Ministero dell’Educazione, della Cultura e della Scienza, funzionari del comando distrettuale di polizia, personale delle radio comunitarie, rappresentanti del Direttorato Provinciale di Protezione Sociale e Solidarietà e i membri delle associazioni della società civile AJOFLE e AJUL.

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ALISEI ONG ONLUS - ITALY


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