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La Grande Muraglia Verde dell’Africa

La Grande Muraglia Verde dell’Africa mira a rigenerare 200 milioni di ettari di terreno, a provvedere alla sicurezza alimentare di 20 milioni di persone e ad assorbire 250 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030.

I rinoceronti neri tornano in Ciad!

Sei rinoceronti neri hanno volato per migliaia di miglia attraverso il continente africano, dal Sud Africa al Ciad, dove quasi 50 anni fa erano stati portati all’estinzione locale a causa di un implacabile e feroce bracconaggio.
Grazie all’accordo firmato tra i due Paesi, il Sud Africa, che ospita il maggior numero di rinoceronti neri al mondo, ha donato al Ciad questi primi 6 esemplari. Un piccolo ma importantissimo passo per contribuire a ripopolare l’#Africa centrale di questi meravigliosi animali.
I rinoceronti saranno ospitati nel Parco Nazionale di #Zakouma, alla cui protezione e conservazione Alisei Ong Onlus contribuisce da 17 mesi grazie al cofinanziamento di EuropeAid. Il progetto si occupa della prevenzione e della mitigazione degli effetti del cambiamentoclimatico, attraverso la gestione concertata e sostenibile delle risorse agropastorali nella zona periferica del parco di Zakouma.
https://abcnews.go.com/International/video/black-rhinos-return-chad-50-years-local-extinction-54913723

Cambiamento climatico e sviluppo sostenibile

Il cambiamento climatico insieme con altri gravi problemi globali – crescita demografica, urbanizzazione, insicurezza alimentare e scarsità d’acqua – rappresenta la più grave minaccia per la vita e per la biodiversità sulla Terra.
Nel 2017 gli effetti del cambio climatico sono stati evidenti e scioccanti: aumento delle temperature e del livello degli oceani, siccità prolungate, eventi atmosferici estremi con gravi ripercussioni economiche e sociali, dalla riduzione della produttività dei terreni agricoli all’immigrazione forzata.

Dopo l’Accordo di Kyoto del 1997 per la riduzione dei gas serra (i livelli di diossido di carbonio sono i più alti degli ultimi 800.000 anni), nel 2015 la comunità internazionale ha riconosciuto l’urgenza di prevenire il cambiamento climatico, adottando l’Accordo di Parigi, che ha l’obiettivo di limitare la crescita della temperatura globale “ben al di sotto dei 2° C”.
Solo a fronte della più grave minaccia, molti paesi e anche molte imprese stanno riconoscendo nei fatti l’importanza e l’urgenza di adottare un modello di sviluppo sostenibile che abbatta il vecchio dogma secondo cui l’inquinamento sarebbe “il costo inevitabile del progresso”.
Il primo rapporto annuale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico evidenzia che investire nella sua prevenzione é l’unica opzione (“win-win”) per l’ambiente, per l’economia, per lo sviluppo sociale e per la prosperità del pianeta.
Il nuovo modello di sviluppo sostenibile, compatibile con l’ambiente, con la salute pubblica, con la sicurezza alimentare è infatti anche in grado di sviluppare nuove tecnologie e originare nuovi mercati “verdi” e nuova reale occupazione. Meccanismi globali di finanziamento della “green economy” sono in fase di introduzione, per orientare gli investimenti privati con particolare attenzione allo sviluppo dei paesi più poveri.
“Further, faster, together” (di più, più rapidamente e insieme) è il motto con cui la comunità internazionale – Paesi, imprese, organizzazioni internazionali, popoli – si sta avvicinando alle prossime tappe dell’implementazione concreta dell’Accordo di Parigi.
Per saperne di più:  .

“Proteggiamo tutti le nostre tartarughe!”

A seguito dell’attività di sensibilizzazione per la protezione delle tartarughe marine svolte nel quadro del progetto Dilembá, sono stati premiati i due studenti della prima elementare della Scuola di Santa Caterina che hanno denunciato alle autorità competenti un bracconiere.
L’intervento tempestivo della polizia di Santa Caterina ha permesso la liberazione della tartaruga e l’autore di questa grave azione è stato sanzionato in applicazione del decreto legge 8/2014 per la difesa delle tartarughe in tutto il territorio di Sao Tomé e Principe.
Ringraziamo i due studenti per il grande coraggio, l’amore per le tartarughe e per la dimostrazione del senso civico, e in generale tutti gli studenti, insegnanti e pescatori che condividono questa iniziativa dei due studenti.

VIAGGIO NELLE ISOLE DEL CACAO _UN REPORTAGE SU SAO TOME’ E PRINCIPE

Questo bellissimo reportage (LeIsoledelCacao) pubblicato sulla RAI e realizzato con il supporto di Alisei Ong Onlus, ci permette di «viaggiare » a Sao Tomé e Principe, le due isole al centro del pianeta che, in appena 1000 km2 di superficie totale, ospitano un patrimonio unico in termini di biodiversità animale e vegetale, producono il cacao più buono al mondo e rappresentano un esempio virtuoso in termini di servizi di welfare, sicurezza alimentare e tutela delle proprie risorse naturali.
Alisei Ong Onlus da 30 anni lavora a Sao Tomé e Principe. In collaborazione con le istituzioni e le associazioni locali, la Commissione Europea, le Nazioni Unite e molti altri partner abbiamo realizzato oltre 200 progetti per migliorare l’istruzione scolastica, l’accesso all’acqua e alla casa, il risanamento e la tutela ambientale, l’educazione sanitaria e la riabilitazione di strutture e strade rurali. Sosteniamo i piccoli agricoltori aiutandoli a migliorare la propria produzione agricola e la disponibilità sul mercato locale e nelle mense scolastiche di prodotti sani, coltivati localmente e che valorizzano la tradizione alimentare del Paese.
Guarda il video per conoscere questo luogo dalla natura incontaminata anche attraverso gli occhi e l’esperienza di Alisei Ong e dei suoi cooperanti.
Per scoprire come sostenere i progetti di Alisei a Sao Tomé e Principe visita i seguenti link: 
DilembaPIPAGA 

BUONE NOTIZIE PER L’OZONO a 30 ANNI DALL’ACCORDO DI MONTREAL!

Nella giornata internazionale per la preservazione dello strato di ozono, a distanza di 30 anni si è fatto un primo bilancio dei risultati raggiunti dal Protocollo di Montreal nel 1987, che ha vietato l’uso di clorofluorocarburi (CFC), riconosciuti come la principale causa della formazione del “buco nell’ozono”.

Secondo le Nazioni Unite, grazie all’adozione del Protocollo, oggi il 99% di queste sostanze sono state eliminate e entro la metà del secolo sarà ristabilito lo strato di ozono che assorbe le radiazioni solari con grande beneficio per la vita sulla terra.
Il protocollo di Montreal ha anche contribuito a combattere il cambiamento climatico, limitando di 0,5 C° l’innalzamento delle temperature, con un risparmio stimato di 2.200 miliardi di dollari.
Il mondo ha dimostrato che è possibile unirsi e cooperare di fronte a un problema globale con una risoluzione globale efficace. Il protocollo di Montreal ha permesso di interrompere il circolo vizioso all’origine dei gravi danni che hanno provocato il buco nell’ozono e di porre le condizioni per la sua rigenerazione.
Un esempio virtuoso per il recente accordo di Parigi sul cambio climatico.

Per saperne di più, visita il seguente link:

Moduli Donazioni

ALISEI ONG ONLUS - ITALY


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Ci scusiamo per il disagio . Grazie.

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