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15/03/2019_SCIOPERO INTERNAZIONALE PER IL CLIMA

Domani in tutto il mondo i più giovani faranno sentire la propria voce per chiedere un impegno concreto per la prevenzione del cambiamento climatico indotto da modelli di sviluppo insostenibili.

Il cambiamento climatico insieme agli effetti più gravi di uno sviluppo globale che sfrutta le risorse della Terra in modo dissennato – inquinamento, crescita demografica, urbanizzazione, insicurezza alimentare e scarsità d’acqua – rappresenta la più grave minaccia per la vita e per la biodiversità della Terra.
Negli anni recenti gli effetti del cambio climatico sono stati evidenti e scioccanti: aumento delle temperature e del livello degli oceani, siccità prolungate, fenomeni atmosferici estremi con gravi ripercussioni economiche e sociali, dalla riduzione della produttività dei terreni agricoli all’immigrazione forzata.

Dopo l’Accordo di Kyoto del 1997 per la riduzione dei gas serra (i livelli di diossido di carbonio sono i più alti degli ultimi 800.000 anni), nel 2015 95 paesi hanno adottato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima.
L’accordo definisce un piano d’azione globale, volto a evitare cambiamenti climatici pericolosi per l’ecologia del pianeta limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C. Secondo lo studio di Climate Interactive and the M.I.T. Sloan School of Management, dal 1870 le emissioni industriali di CO2 nell’atmosfera sono state pari a 2100 miliardi di tonnellate, di cui il 20% prodotte dagli Stati Uniti, il 17% dai paesi dell’UE, 20% da altri paesi “sviluppati” (di cui la Cina pesa il 13%) e il 43% da India e paesi in via di sviluppo.
L’attuazione dell’accordo di Parigi rappresenta un obiettivo urgente e imprescindibile per tutti. Quasi tutti i Paesi del mondo hanno sottoscritto l’accordo, ormai in molti paesi l’energia di origine solare e eolica è più economica di quella di origine fossile e molti stati hanno adottato misure per eliminare l’uso del petrolio e del gas e per riforestare milioni di ettari.

La mobilitazione globale dei più giovani é indispensabile per segnare un cambio culturale, che deve essere fondato su un patto intergenerazionale, che riconosca come assoluta priorità strategica comune l’importanza della tutela dell’integrità di tutti gli ecosistemi e della protezione della biodiversità.
“L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale, se non prestiamo attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale”.

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