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BOSNIA ERZEGOVINA

Alisei è presente nel paese, in campo forestale e di difesa ambientale, dal 1998 attraverso la gestione di diversi progetti finanziati dalla Regione Lombardia. In tale contesto ha anche via via consolidato il rapporto con diverse entità  ed Istituzioni italiane che operano in ambito ambientale e forestale le quali sono state coinvolte nelle attività  realizzate a diversi gradi e titoli; le più importanti sono:

  • Ente Regionale dei Servizi all’Agricoltura e Foreste della Regione Lombardia
  • Consorzio del Parco del Monte Barro
  • Parco dell’Adamello
  • Consorzio del Parco Adda Sud
  • Fondazione Minoprio di Vertemate con Minoprio in provincia di Como
  • Università  dell’Insubria di Varese
  • Facoltà  di Scienze Forestali dell’Università  di Firenze
  • Centro Sementi di Peri (Verona)

Contesto geografico, ambientale, economico, sociale dell’intervento di Alisei in Bosnia Erzegovina.

L’ambiente naturale ha da sempre condizionato ed influito il grado di sviluppo dei popoli che nel corso della storia lo hanno popolato, pur nella diversità  delle situazioni contingenti che lo hanno caratterizzato.
La qualità  di questo sviluppo, poi, ha dipeso grandemente dalla capacità  dell’uomo di integrarsi nell’ambiente naturale senza determinarne uno stravolgimento che potesse poi costituire un vincolo per le sue attività .

L’intervento di Alisei ha interessato, dal suo inizio, differenti aree della Bosnia Erzegovina degradate a seguito degli eventi bellici a tutti ormai noti che hanno determinato:

  • danni materiali all’ambiente ed alle sue infrastrutture
  • disboscamento incontrollato ed irrazionale
  • arresto della gestione normale dei beni ambientali

L’economia uscita dal conflitto non ha ancora acquisito i mezzi finanziari sufficienti a garantire un ripristino delle condizioni per una gestione adeguata del patrimonio ambientale del paese. Persiste ancora oggi la necessità  di creare occasioni che favoriscano il rinsaldo delle strutture sociali lacerate dal conflitto.

Vale la pena ricordare che l’industria del legname era una delle più importanti nel paese prima dello scoppio del conflitto. La prosperità  di tale settore economico era d’altronde sostenuta e favorita da una ampia e puntuale legislazione che non solo teneva conto delle necessità  produttive (e quindi di potenziale reddito del settore) ma puntava in particolare anche alla difesa dell’ambiente come bene non solo produttivo ma anche di svago e ricreazione degli esseri umani.

Una ricucitura del tessuto sociale che passi attraverso una ripresa economica a livello di questo settore è di fondamentale importanza nonché di auspicabile concretezza.

La Repubblica Federale di Bosnia ed Erzegovina, che ricopre una superficie territoriale di 5.113.000 ettari, si è costituita in forma di Stato autonomo dal 1995 a seguito degli accordi di pace di Dayton; si suddivide poi a livello amministrativo in Federazione Musulmano-Croata di Bosnia ed Erzegovina (51% del territorio) e Repubblica Srpska (Repubblica di Serbia), all’interno delle quali convivono le etnie serba, bosniaca e croata e differenti religioni (principalmente quella musulmana e ortodossa).

In effetti il patrimonio naturale rappresenta un fattore significativo e particolare per l’intero sviluppo della Bosnia Erzegovina. Le barriere delle alte montagne situate a ridosso del mediterraneo hanno formato particolari microclimi caratterizzati da una grande biodiversità .

Fino al 1990, solo lo 0,55% del territorio bosniaco veniva protetta. La protezione era assicurata da due leggi: “Legge sulla Protezione della Natura” (dal 1970), e “Legge sulla Protezione del  Patrimonio Storico, Culturale e Naturale”, che definivano 5 riserve in senso stretto, 3 riserve gestite anche per la produzione, 2 parchi nazionali, 29 Riserve speciali, 16 attrazioni naturali, 195 monumenti naturali,  7 specie di piante e 259 specie di animali dei quali 257 erano specie di volatili.

Sulla base del Piano Territoriale della Bosnia e Erzegovina dell’anno 2000, ed in accordo con la Legge sulla pianificazione territoriale, è stato previsto di trasformare in aree protette circa il 16% del territorio bosniaco.

Queste aree valorizzate mantengono le condizioni originarie con una ricca varietà  di tesori naturali, storici e culturali, presentando specie di flora e fauna autoctone, rare ed in via d’estinzione, significative per il patrimonio naturale di tutta l’Europa.

Di fatto il periodo antecedente la guerra in Bosnia era caratterizzato da un forte tradizionalismo e conservatorismo che influenzava l’utilizzo delle risorse del  patrimonio naturale e la sua protezione.
Oggi,  purtroppo, queste tematiche vengono considerate argomento di secondario interesse  per alcune ragioni fortemente limitanti: la scarsità  di fondi per la realizzazione di programmi di difesa e recupero ambientale, una legislatura difficilmente applicabile in un contesto politico che ancora risente dei contrasti etnici, etc.

Va ricordato infatti che nella Bosnia del dopoguerra la protezione della natura, secondo l’accordo di Dayton, è stata affidata ad una giurisdizione territoriale e non ad una giurisdizione a livello nazionale.

Al fine dunque di preservare e gestire adeguatamente i potenziali naturali della Bosnia ed Erzegovina, appare di importanza cruciale costituire forme di partenariato tra entità  diverse, una cooperazione più forte tra esperti e settore pubblico in generale.

Importante a questo proposito è anche stabilire una rete di informazione a livello statale ed internazionale.

In generale i bosniaci sono molto interessati ad essere coinvolti in programmi internazionali in questa area, anche per quel che riguarda l’implementazione della legislazione internazionale. Attualmente necessitano di supporto ed assistenza da parte delle associazioni internazionali, manifestando anche il bisogno essere supportati nel campo dell’educazione, e della formazione professionale locale.

Tutela e gestione sostenibile delle risorse ambientali in Bosnia Erzegovina

Il progetto persegue molteplici obiettivi:
Migliorare le condizioni di naturalità  del fiume Neretva e delle sue potenzialità  ricreative attraverso attività  di pulizia della riva del fiume dai rifiuti e ripopolamento con fauna ittica, pulizia dei terreni spondali in aree devastate da incendi e loro rimboschimento, costruzione aree di sosta.

Appoggiare la conservazione del patrimonio genetico di specie botaniche e le attività  scientifiche e didattiche nel Parco Nazionale di Sutjeska.

Potenziare le capacità  produttive del vivaio di Sedrenik nel Cantone di Sarajevo attraverso la realizzazione di terrazze per vivaio, compostaggio e miglioramento del terreno e fornitura di contenitori alveolari per la produzione di piantine da vivaio

Migliorare le condizioni di naturalità  nelle aree del Cantone di Zenica attraverso il rimboschimento di 10 ettari di terreni nell’area di “Busovaca”, città  di Kakanj

Promuovere lo scambio culturale tra la società  civile in Bosnia Erzegovina e la popolazione lombarda attraverso la realizzazione di un seminario su temi ambientali presso le strutture del Parco dell’Adamello nella Regione Lombardia.

Progetti terminati

Progetto polivalente da realizzare in Bosnia Erzegovina in collaborazione con l’Assessorato ambiente ed ecologia della Regione Lombardia
Il progetto, gestito dalla Azienda Regionale Foreste (attuale ERSAF) aveva lo scopo di fornire assistenza ad un numero di aziende forestali statali della BiH, Parchi Nazionali e la Facoltà  di Scienze Forestali dell’Università  di Sarajevo.
L’assistenza era concentrata principalmente sul rafforzamento delle aree devastate nel periodo della guerra, sulla ricostruzione dei vivai forestali abbandonati per alcuni anni sempre a causa della guerra, e sulla riabilitazione delle infrastrutture in alcuni parchi nazionali. Nell’ambito di queste attività  le Università  di Sarajevo e Banja Luka hanno realizzato la fase di monitoraggio delle azioni eseguite.

 


Progetto di recupero e difesa ambientale in Bosnia ed Erzegovina

Durata: 17 mesi.
Sono state realizzate attività  di riforestazione e riabilitazione di aree degradate dal punti vista ambientale, la fornitura di materiale al parco naturale di Hutovo Blato, all’azienda forestale di Sarajevo ed alle due facoltà  forestali di Sarajevo e Banja Luka. Sono anche state condotte delle attività  di sensibilizzazione pubblica su tematiche ambientali. Il progetto ha inoltre organizzato seminari e sessioni formative ed informative su queste tematiche, sia in Bosnia che in Italia.

Appoggio alle zone protette di Sutjeska, Blidinje e Igman in Bosnia ed Erzegovina
Durata: due anni.
Obiettivo generale del progetto è stata la salvaguardia della biodiversità  e la gestione sostenibile delle zone protette in Bosnia ed Erzegovina promuovendo la collaborazione tra le diverse entità ; nel perseguimento di tale obiettivo generale sarà  peraltro possibile promuovere la cooperazione tra i parchi Lombardi, che a vari livelli hanno già  dimostrato il loro enorme interesse arrivando nello specifico a destinare somme del loro budget per azioni da svolgersi in sinergia con progetti di questo tipo, ed le zone protette in BiH al fine di garantire il recupero del patrimonio naturale, lo sviluppo sostenibile nel comune intento di contribuire al rafforzamento della collaborazione tra le diverse entità  presenti nel paese. 


Progetto a favore del Parco Naturale di Hutovo Blato
finanziato dal Consorzio Parco Adda Sud nell’ambito del quale sono state realizzate attività  di rinaturalizzazione di alcuni tratti delle sponde del fiume Krupa devastate da incendi. 

piantumazione in Bosnia
piantumazione in Bosnia
piantumazione in Bosnia
piantumazione in Bosnia
Plantumazione di essenze arboree per il recupero di una zona incendiata nel tratto spondale del fiume Krupa – Parco naturale di Hutovo Blato

Progetto di tutela e gestione sostenibile  delle risorse ambientali in Bosnia ed Erzegovina

Durata: due anni.
Tale intervento prevede attività  di miglioramento delle condizioni di naturalità  del fiume Neretva nel tratto della Municipalità  di Mostar, l’appoggio alla conservazione del patrimonio genetico di specie botaniche autoctone ed alle attività  scientifiche e didattiche nel Parco Nazionale di Sutjeska – Tjentiste in collaborazione con l’attività  dell’ERSAF, il miglioramento delle condizioni di naturalità  nell’area di “Bare” nel Cantone di Zenica ed il potenziamento delle capacità  produttive del vivaio di Sedrenik nel Cantone di Sarajevo. Nell’ambito di questo progetto, Alisei ha siglato con ERSAF un protocollo di partenariato che integra l’attività  di queste due entità  ampliandone e potenziandone i domini specifici in una gestione congiunta e coordinata di tutte le attività  previste dall’intervento.  


Cooperazione allo sviluppo dei processi di tutela e valorizzazione dell’ambiente in Bosnia Erzegovina
Nell’ambito del progetto sono stati realizzati interventi a favore dei parchi bosniaci, delle aziende forestali e delle università  forestali di Banja Luka e Sarajevo. 


Attività  multisettoriali in tema di gestione sostenibile delle risorse ambientali nelle aree di Hutovo Blato e Sutjeska in Bosnia Erzegovina
Durata: due anni
Il progetto prevede attività  relative al recupero e conservazione del geofondo di Populus nigra ssp. Caudina nell’area del fiume Neretva, realizzazione di un arboretum nel Parco Nazionale di Sutjeska, ripopolamento ittico e realizzazione di un Museo permanente nel Parco Naturale di Hutovo Blato, salvaguardia delle piante officinali spontanee nell’area di Capljina (Mostar). 

I rapporti creati tra Alisei e le varie organizzazioni bosniache, tra le quali i ministeri dell’agricoltura e foreste, le facoltà  di scienze forestali a Sarajevo ed a Banja Luka, numerose aziende forestali e parchi nazionali, sono cresciuti sempre più e si sono positivamente saldati in nome dell’impegno finanziario sostenuto dalla Regione Lombardia; in generale le attività  progettuali hanno portato anche ad una maggiore e sempre crescente collaborazione e ad una serie di incontri tra i tecnici forestali ed i ricercatori delle diverse comunità  etniche nel paese. Questo può essere considerato come uno dei risultati più importanti dell’intervento finanziato dalla Regione Lombardia avendo contribuito, in ultima analisi, ad un sempre più concreto riavvicinamento fra le diverse etnie che compongono questo paese.
A questo proposito occorre sottolineare che nell’ambito delle attività  del progetto “Appoggio alle zone protette di Sutjeska, Blidinje e Igman in Bosnia ed Erzegovina” attualmente in fase di chiusura, nel corso di una attività  formativa realizzata nel mese di luglio 2003, è stato firmato un Protocollo di Partenariato da parte dei principali parchi ed aree protette della Bosnia ed Erzegovina attraverso il quale saranno consolidate ed ufficializzate importanti iniziative di integrazione delle attività  dei parchi in ambito di conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali quali:

  • scambio di informazioni tecnico-scientifiche
  • gestione e monitoraggio dei flussi turistici con produzione di adeguate brochure turistiche
  • attività  di formazione e riqualificazione comuni del personale tecnico e non dei parchi

Attività  realizzate da Alisei in Bosnia Erzegovina nell’ambito dei diversi progetti  

  • rimboschimento con latifoglie di 68,5 ha di terreno preventivamente pulito e preparato nei dintorni della città  di Kakanj. Sono stati altresì piantati dal Dr. Dalibor Ballian, assistente alla Facoltà  delle Foreste di Sarajevo e che ha realizzato per conto di quest’ultima l’attività  di monitoraggio, dei campi sperimentali di “Sorbus ssp.” all’interno dell’impianto realizzato dal progetto.
  • Progettazione, realizzazione ed installazione nell’area dell’Azienda Forestale di Sarajevo di supporti informativi (cartelli di varie dimensioni) atti a migliorare la sensibilizzazione della popolazione in relazione al rispetto delle aree naturali ed a un loro uso appropriato e ecosostenibile (in totale sono stati preparati 22 cartelli di grandi dimensioni e 242 cartelli di piccole e medie dimensioni).
  • rimboschimento delle zone disboscate nei dintorni della città  di Doboj su un totale di 18,8 ha di terreno con Picea abies.
  • rimboschimento nell’area dell’Azienda Forestale di Banja Luka, che ha interessato una fascia di 10 ha dove la foresta era stata tagliata durante la guerra, con messa a dimora di 2.500 piante di Picea abies provenienti dal vivaio di Incel di Banja Luka.
  • Realizzazione di uno stage formativo per 8 tecnici forestali bosniaci presso i Parchi del Monte Barro e dell’Adda Sud della Regione Lombardia, della durata di due settimane
  • Realizzazione di due seminari (uno a Brcko e l’altro a Sarajevo) sul tema di produzione di seme e piantine selezionate e certificate di essenze arboree con pubblicazione degli atti dei seminari.
  • Realizzazione di segnaletica (25 cartelli di varie dimensioni) nel Parco di Hutovo Blato
  • Realizzazione ed installazione di mangiatoie per l’avifauna tipica del parco di Hutovo Blato e costruzione di 10 osservatori per la fauna.
  • Fornitura di barche per le visite turistiche a Hutovo Blato
  • Fornitura di attrezzatura scientifica alle Facoltà  forestali delle università  di Sarajevo e banja Luka
  • Realizzazione di trasmissioni radiofoniche sul tema della sensibilizzazione a temi ambientali. Nell’ambito delle attività  di sensibilizzazione della popolazione alle tematiche ambientali il progetto ha sostenuto l’iniziativa “Eco-Minuti” in collaborazione con l’Associazione Ecologica di Capljina (Mostar). sono state realizzate 11 trasmissioni radiofoniche sui temi di salvaguardia dell’ambiente naturale, educazione ambientale, promozione delle bellezze naturali del paese etc.
  • Costruzione di 5 rifugi ed installazione di segnaletica nelle zone di Maglic, Volujak e Zelengora nel Parco Nazionale di Sutjeska
rifugi in Bosnia
rifugi in Bosnia
  • Fornitura di attrezzatura per il soccorso alpino alle guardie forestali del Parco di Sutjeska
  • Realizzazione di un seminario sul soccorso alpino a favore delle guardie forestali dei parchi di Sutjeska, Kozara.
seminario soccorso alpino in Bosnia
seminario soccorso alpino in Bosnia
    • Realizzazione di mangiatoie per orsi e camosci nell’area di Treskavica – cantone di Sarajevo
    • Riabilitazione di 20 km di sentieri nella riserva di Treskavica
    • Fornitura di equipaggiamenti alle guardie forestali del Parco di Kozara e del Parco di Sutjeska
    • Realizzazione di un seminario sugli interventi antincendio presso il Parco di Sutjeska
seminario antiincendio in Bosnia
seminario antiincendio in Bosnia
seminario antiincendio in Bosnia
seminario antiincendio in Bosnia
  • Realizzazione di una ricerca, tenuta presso la Fondazione Minoprio e l’Università  dell’Insubria, su “Analisi comparativa delle risorse genetiche delle specie erbacee in Lombardia ed in Bosnia Erzegovina” a cui hanno partecipato due ricercatori provenienti dalle facoltà  forestali dell’università  di Sarajevo e di Banja Luka
  • Fornitura di attrezzature scientifiche alle facoltà  forestali dell’università  di Sarajevo e di Banja Luka per la continuazione di attività  di ricerca avviate con il suddetto stage realizzato in precedenza in Lombardia
  • Fornitura di giubbotti salvagente da utilizzarsi per la ricezione turistica e le attività  didattiche nel parco naturale di Hutovo Blato
  • Riabilitazione del magazzino/ufficio delle guardie forestali del parco naturale di Hutovo Blato e realizzazione di un museo permanente della flora e fauna del parco

E inoltre…

a) Miglioramento delle condizioni di naturalità  del fiume Neretva e delle sua potenzialità  ricreative

  • pulizia della riva e del letto del fiume dai rifiuti
  • pulizia dei terreni spondali in aree devastate da incendi
  • rimboschimento di queste aree con Salix albaPopulus albaRobinia pseudoacacia
  • ripopolamento della fauna ittica con “trota mekousna
  • costruzione di aree di sosta

b) Appoggio alla conservazione del patrimonio genetico di specie botaniche autoctone ed alle attività  scientifiche e didattiche nel Parco Nazionale di Sutjeska 

  • realizzazione di un orto botanico (“arboretum”) in collaborazione con il progetto gestito da ERSAF
  • riabilitazione di due edifici da adibirsi a sede degli uffici dell’orto botanico e sede di una mostra permanente sulle specie botaniche autoctone e centro didattico

c) Potenziamento delle capacità  produttive del vivaio di Sedrenik nel Cantone di Sarajevo

  1. realizzazione di n. 10 terrazze per vivaio delle dimensioni di mt. 30 x 10
  2. compostaggio e miglioramento del terreno da vivaio
  3. fornitura di adeguati contenitori per la produzione di piantine da vivaio

d) Miglioramento delle condizioni di naturalità  nell’area di “Bare” nel Cantone di Zenica 

  • rimboschimento di 10 ha di terreni nell’area di “Bare”

e) Promozione dello scambio culturale tra la società  civile in BiH e la popolazione lombarda

  • realizzazione di un seminario su temi ambientali presso le strutture del Parco dell’Adamello nella regione Lombardia

f) Ripopolamento con fauna ittica autoctona nel Parco Naturale di Hutovo Blato 

  • pulizia dei terreni ove verrà  realizzato il laghetto per l’allevamento delle specie ittiche autoctone
  • realizzazione degli scavi
  • acquisto degli avannotti di specie ittiche autoctone
  • organizzazione delle attività  di allevamento
  • ripopolamento delle aree del parco con le specie riprodotte ed allevate

g) Recupero e conservazione del geofondo di Daklava Popola Nera (Populus nigra ss. Caudina Var. nerentana) lungo il fiume Neretva nei pressi di Hutovo Blato 

  • studio sullo stato della popolazione di Populus nigra ss. Caudina Var. nerentana
  • elaborazione di strategie di conservazione di Populus nigra ss. Caudina Var. nerentana
  • realizzazione dei lavori previsti per salvare questa specie botanica

h) Tutela e valorizzazione delle specie di piante officinali selvatiche nelle aree submediterranee della Bosnia Erzegovina 

  • organizzazione di attività  di sensibilizzazione della popolazione locale in collaborazione con l’OnG Mocvara
  • organizzazione di uno stage di formazione professionale per l’avvio di attività  colturali di piante officinali e distillazione di olii essenziali di qualità
  • realizzazione dello stage di formazione

i) Conservazione del patrimonio genetico delle specie botaniche autoctone, endemiche e rare nel Parco Nazionale di Sutjeska 

  • pulizia e preparazione delle aree da adibirsi a sentieri
  • progettazione dei sentieri
  • realizzazione dei sentieri
  • fornitura di arredo urbano per i sentieri realizzati

j) Potenziamento delle capacità  didattiche e di gestione sostenibile del Parco Naturale di Hutovo Blato 

  • progettazione delle infrastrutture della mostra (vetrine espositive, pannelli didattici, etc.)
  • realizzazione delle infrastrutture della mostra

k) Promozione dello scambio culturale tra la società  civile in BiH e la popolazione lombarda 

  • realizzazione di un incontro in Italia tra le associazioni ambientaliste e le Guardie Ecologiche  Volontarie (GEV) lombarde

Aiuto umanitario

Dal 2002, in Bosnia, Alisei ha giocato un ruolo fondamentale nel processo di ammodernamento ed adeguamento delle strutture dedicate alla giustizia come parte integrante del processo di riforma del Sistema Giudiziario promosso dall’Ufficio delle Alte Rappresentanze (OHR – Office of the High Representative) e dall'”Indipendent Judicial Commission (IJC)” con l’appoggio del “Peace Implementation Council (PIC)”. Nell’ aprile del 2005, Alisei su incarico dell’HJPC (High Judicial and Prosecutoral Council of Bosnia and Herzegovina) ha iniziato a studiare un programma globale di intervento sui 62 tribunali della Bosnia Erzegovina disegnando un progetto in grado di dare una visione chiara e definitiva sulla situazione dei tribunali e sugli interventi da intraprendere.

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