Alisei è presente nel paese, in campo forestale e di difesa ambientale, dal 1998 attraverso la gestione di diversi progetti finanziati dalla Regione Lombardia. In tale contesto ha anche via via consolidato il rapporto con diverse entità ed Istituzioni italiane che operano in ambito ambientale e forestale le quali sono state coinvolte nelle attività realizzate a diversi gradi e titoli; le più importanti sono:
Contesto geografico, ambientale, economico, sociale dell’intervento di Alisei in Bosnia Erzegovina.
L’ambiente naturale ha da sempre condizionato ed influito il grado di sviluppo dei popoli che nel corso della storia lo hanno popolato, pur nella diversità delle situazioni contingenti che lo hanno caratterizzato.
La qualità di questo sviluppo, poi, ha dipeso grandemente dalla capacità dell’uomo di integrarsi nell’ambiente naturale senza determinarne uno stravolgimento che potesse poi costituire un vincolo per le sue attività .
L’intervento di Alisei ha interessato, dal suo inizio, differenti aree della Bosnia Erzegovina degradate a seguito degli eventi bellici a tutti ormai noti che hanno determinato:
L’economia uscita dal conflitto non ha ancora acquisito i mezzi finanziari sufficienti a garantire un ripristino delle condizioni per una gestione adeguata del patrimonio ambientale del paese. Persiste ancora oggi la necessità di creare occasioni che favoriscano il rinsaldo delle strutture sociali lacerate dal conflitto.
Vale la pena ricordare che l’industria del legname era una delle più importanti nel paese prima dello scoppio del conflitto. La prosperità di tale settore economico era d’altronde sostenuta e favorita da una ampia e puntuale legislazione che non solo teneva conto delle necessità produttive (e quindi di potenziale reddito del settore) ma puntava in particolare anche alla difesa dell’ambiente come bene non solo produttivo ma anche di svago e ricreazione degli esseri umani.
Una ricucitura del tessuto sociale che passi attraverso una ripresa economica a livello di questo settore è di fondamentale importanza nonché di auspicabile concretezza.
La Repubblica Federale di Bosnia ed Erzegovina, che ricopre una superficie territoriale di 5.113.000 ettari, si è costituita in forma di Stato autonomo dal 1995 a seguito degli accordi di pace di Dayton; si suddivide poi a livello amministrativo in Federazione Musulmano-Croata di Bosnia ed Erzegovina (51% del territorio) e Repubblica Srpska (Repubblica di Serbia), all’interno delle quali convivono le etnie serba, bosniaca e croata e differenti religioni (principalmente quella musulmana e ortodossa).
In effetti il patrimonio naturale rappresenta un fattore significativo e particolare per l’intero sviluppo della Bosnia Erzegovina. Le barriere delle alte montagne situate a ridosso del mediterraneo hanno formato particolari microclimi caratterizzati da una grande biodiversità .
Fino al 1990, solo lo 0,55% del territorio bosniaco veniva protetta. La protezione era assicurata da due leggi: “Legge sulla Protezione della Natura” (dal 1970), e “Legge sulla Protezione del Patrimonio Storico, Culturale e Naturale”, che definivano 5 riserve in senso stretto, 3 riserve gestite anche per la produzione, 2 parchi nazionali, 29 Riserve speciali, 16 attrazioni naturali, 195 monumenti naturali, 7 specie di piante e 259 specie di animali dei quali 257 erano specie di volatili.
Sulla base del Piano Territoriale della Bosnia e Erzegovina dell’anno 2000, ed in accordo con la Legge sulla pianificazione territoriale, è stato previsto di trasformare in aree protette circa il 16% del territorio bosniaco.
Queste aree valorizzate mantengono le condizioni originarie con una ricca varietà di tesori naturali, storici e culturali, presentando specie di flora e fauna autoctone, rare ed in via d’estinzione, significative per il patrimonio naturale di tutta l’Europa.
Di fatto il periodo antecedente la guerra in Bosnia era caratterizzato da un forte tradizionalismo e conservatorismo che influenzava l’utilizzo delle risorse del patrimonio naturale e la sua protezione.
Oggi, purtroppo, queste tematiche vengono considerate argomento di secondario interesse per alcune ragioni fortemente limitanti: la scarsità di fondi per la realizzazione di programmi di difesa e recupero ambientale, una legislatura difficilmente applicabile in un contesto politico che ancora risente dei contrasti etnici, etc.
Va ricordato infatti che nella Bosnia del dopoguerra la protezione della natura, secondo l’accordo di Dayton, è stata affidata ad una giurisdizione territoriale e non ad una giurisdizione a livello nazionale.
Al fine dunque di preservare e gestire adeguatamente i potenziali naturali della Bosnia ed Erzegovina, appare di importanza cruciale costituire forme di partenariato tra entità diverse, una cooperazione più forte tra esperti e settore pubblico in generale.
Importante a questo proposito è anche stabilire una rete di informazione a livello statale ed internazionale.
In generale i bosniaci sono molto interessati ad essere coinvolti in programmi internazionali in questa area, anche per quel che riguarda l’implementazione della legislazione internazionale. Attualmente necessitano di supporto ed assistenza da parte delle associazioni internazionali, manifestando anche il bisogno essere supportati nel campo dell’educazione, e della formazione professionale locale.
Tutela e gestione sostenibile delle risorse ambientali in Bosnia Erzegovina
Il progetto persegue molteplici obiettivi:
Migliorare le condizioni di naturalità del fiume Neretva e delle sue potenzialità ricreative attraverso attività di pulizia della riva del fiume dai rifiuti e ripopolamento con fauna ittica, pulizia dei terreni spondali in aree devastate da incendi e loro rimboschimento, costruzione aree di sosta.
Appoggiare la conservazione del patrimonio genetico di specie botaniche e le attività scientifiche e didattiche nel Parco Nazionale di Sutjeska.
Potenziare le capacità produttive del vivaio di Sedrenik nel Cantone di Sarajevo attraverso la realizzazione di terrazze per vivaio, compostaggio e miglioramento del terreno e fornitura di contenitori alveolari per la produzione di piantine da vivaio
Migliorare le condizioni di naturalità nelle aree del Cantone di Zenica attraverso il rimboschimento di 10 ettari di terreni nell’area di “Busovaca”, città di Kakanj
Promuovere lo scambio culturale tra la società civile in Bosnia Erzegovina e la popolazione lombarda attraverso la realizzazione di un seminario su temi ambientali presso le strutture del Parco dell’Adamello nella Regione Lombardia.
Progetti terminati
Progetto di recupero e difesa ambientale in Bosnia ed Erzegovina
Appoggio alle zone protette di Sutjeska, Blidinje e Igman in Bosnia ed Erzegovina
Durata: due anni.
Obiettivo generale del progetto è stata la salvaguardia della biodiversità e la gestione sostenibile delle zone protette in Bosnia ed Erzegovina promuovendo la collaborazione tra le diverse entità ; nel perseguimento di tale obiettivo generale sarà peraltro possibile promuovere la cooperazione tra i parchi Lombardi, che a vari livelli hanno già dimostrato il loro enorme interesse arrivando nello specifico a destinare somme del loro budget per azioni da svolgersi in sinergia con progetti di questo tipo, ed le zone protette in BiH al fine di garantire il recupero del patrimonio naturale, lo sviluppo sostenibile nel comune intento di contribuire al rafforzamento della collaborazione tra le diverse entità presenti nel paese.
Progetto a favore del Parco Naturale di Hutovo Blato
finanziato dal Consorzio Parco Adda Sud nell’ambito del quale sono state realizzate attività di rinaturalizzazione di alcuni tratti delle sponde del fiume Krupa devastate da incendi.
Plantumazione di essenze arboree per il recupero di una zona incendiata nel tratto spondale del fiume Krupa – Parco naturale di Hutovo Blato
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Progetto di tutela e gestione sostenibile delle risorse ambientali in Bosnia ed Erzegovina
Durata: due anni.
Tale intervento prevede attività di miglioramento delle condizioni di naturalità del fiume Neretva nel tratto della Municipalità di Mostar, l’appoggio alla conservazione del patrimonio genetico di specie botaniche autoctone ed alle attività scientifiche e didattiche nel Parco Nazionale di Sutjeska – Tjentiste in collaborazione con l’attività dell’ERSAF, il miglioramento delle condizioni di naturalità nell’area di “Bare” nel Cantone di Zenica ed il potenziamento delle capacità produttive del vivaio di Sedrenik nel Cantone di Sarajevo. Nell’ambito di questo progetto, Alisei ha siglato con ERSAF un protocollo di partenariato che integra l’attività di queste due entità ampliandone e potenziandone i domini specifici in una gestione congiunta e coordinata di tutte le attività previste dall’intervento.
Cooperazione allo sviluppo dei processi di tutela e valorizzazione dell’ambiente in Bosnia Erzegovina
Nell’ambito del progetto sono stati realizzati interventi a favore dei parchi bosniaci, delle aziende forestali e delle università forestali di Banja Luka e Sarajevo.
Attività multisettoriali in tema di gestione sostenibile delle risorse ambientali nelle aree di Hutovo Blato e Sutjeska in Bosnia Erzegovina
Durata: due anni
Il progetto prevede attività relative al recupero e conservazione del geofondo di Populus nigra ssp. Caudina nell’area del fiume Neretva, realizzazione di un arboretum nel Parco Nazionale di Sutjeska, ripopolamento ittico e realizzazione di un Museo permanente nel Parco Naturale di Hutovo Blato, salvaguardia delle piante officinali spontanee nell’area di Capljina (Mostar).
I rapporti creati tra Alisei e le varie organizzazioni bosniache, tra le quali i ministeri dell’agricoltura e foreste, le facoltà di scienze forestali a Sarajevo ed a Banja Luka, numerose aziende forestali e parchi nazionali, sono cresciuti sempre più e si sono positivamente saldati in nome dell’impegno finanziario sostenuto dalla Regione Lombardia; in generale le attività progettuali hanno portato anche ad una maggiore e sempre crescente collaborazione e ad una serie di incontri tra i tecnici forestali ed i ricercatori delle diverse comunità etniche nel paese. Questo può essere considerato come uno dei risultati più importanti dell’intervento finanziato dalla Regione Lombardia avendo contribuito, in ultima analisi, ad un sempre più concreto riavvicinamento fra le diverse etnie che compongono questo paese.
A questo proposito occorre sottolineare che nell’ambito delle attività del progetto “Appoggio alle zone protette di Sutjeska, Blidinje e Igman in Bosnia ed Erzegovina” attualmente in fase di chiusura, nel corso di una attività formativa realizzata nel mese di luglio 2003, è stato firmato un Protocollo di Partenariato da parte dei principali parchi ed aree protette della Bosnia ed Erzegovina attraverso il quale saranno consolidate ed ufficializzate importanti iniziative di integrazione delle attività dei parchi in ambito di conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali quali:
Attività realizzate da Alisei in Bosnia Erzegovina nell’ambito dei diversi progetti
E inoltre…
a) Miglioramento delle condizioni di naturalità del fiume Neretva e delle sua potenzialità ricreative
b) Appoggio alla conservazione del patrimonio genetico di specie botaniche autoctone ed alle attività scientifiche e didattiche nel Parco Nazionale di Sutjeska
c) Potenziamento delle capacità produttive del vivaio di Sedrenik nel Cantone di Sarajevo
d) Miglioramento delle condizioni di naturalità nell’area di “Bare” nel Cantone di Zenica
e) Promozione dello scambio culturale tra la società civile in BiH e la popolazione lombarda
f) Ripopolamento con fauna ittica autoctona nel Parco Naturale di Hutovo Blato
g) Recupero e conservazione del geofondo di Daklava Popola Nera (Populus nigra ss. Caudina Var. nerentana) lungo il fiume Neretva nei pressi di Hutovo Blato
h) Tutela e valorizzazione delle specie di piante officinali selvatiche nelle aree submediterranee della Bosnia Erzegovina
i) Conservazione del patrimonio genetico delle specie botaniche autoctone, endemiche e rare nel Parco Nazionale di Sutjeska
j) Potenziamento delle capacità didattiche e di gestione sostenibile del Parco Naturale di Hutovo Blato
k) Promozione dello scambio culturale tra la società civile in BiH e la popolazione lombarda
Aiuto umanitario
Dal 2002, in Bosnia, Alisei ha giocato un ruolo fondamentale nel processo di ammodernamento ed adeguamento delle strutture dedicate alla giustizia come parte integrante del processo di riforma del Sistema Giudiziario promosso dall’Ufficio delle Alte Rappresentanze (OHR – Office of the High Representative) e dall'”Indipendent Judicial Commission (IJC)” con l’appoggio del “Peace Implementation Council (PIC)”. Nell’ aprile del 2005, Alisei su incarico dell’HJPC (High Judicial and Prosecutoral Council of Bosnia and Herzegovina) ha iniziato a studiare un programma globale di intervento sui 62 tribunali della Bosnia Erzegovina disegnando un progetto in grado di dare una visione chiara e definitiva sulla situazione dei tribunali e sugli interventi da intraprendere.
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